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Misurazioni in campo apparecchi a biomassa – UNI 10389-2

By Enrico Rovere  Published On 30 Luglio 2022

Parliamo un po di UNI 10389-2:2022

Misurazioni in campo – Generatori di calore – Parte 2: Apparecchi alimentati a biocombustibile solido non polverizzato

 
Ciao! e bentornato/a sul mio blog!
Oggi vorrei analizzare in linea dii principio questa norma tanto attesa dal settore apparecchi a biomassa…  Buona lettura .. spero possa essere utile
Partiamo dal sommario:
La norma prescrive le procedure per eseguire in opera la misurazione del tiraggio, l’analisi dei prodotti della combustione e la misurazione del rendimento di combustione dei generatori di calore alimentati con biocombustibile solido non polverizzato.

Qui in vendita sul sito UNI: UNI 10389-2:2022

La 11389-2 , di seguito “la norma” è stata pubblicata catalogo UNI il 14 aprile 2022 

Clicca qui per l’articolo con cui avevo comunicato la sua pubblicazione insieme alla uni 11859-1 

La norma tecnica che descrive come effettuare le misurazioni in campo e si rivolge agli apparecchi a biomassa legnosa.

La noma è importante per gli operatori e per il settore e si affianca alla UNI 10389-1 che si rivolge agli impianti apparecchi alimentati a combustibile gassoso e liquido.

Con questa parte seconda si chiude un pò il cerchio di tutti gli impianti apparecchi a combustione.

La norma consente di misurare  la depressione in camino ovvero il “tiraggio” per tutte le tipologie di apparecchi a biomassa mentre solo per alcune tipologie di apparecchi ovvero le caldaie a biomassa (UNI EN 303-5) e gli  apparecchi a pellet con alimentazione automatica (Non Manuale) consente la misurazione del rendimento di combustione.

E’ norma è quindi importante perché consente di valutare sul campo, esattamente come da molto tempo si fa per le caldaie e gli apparecchi alimentati a gas e gasolio, l’efficienza del generatore di calore e le condizioni di installazione per quello che riguarda la misura della depressione in cammino. 

Molto importante quindi non solo per l’efficienza ma anche per la sicurezza.
La norma pubblicata da poco porterà i suoi effetti soprattutto a partire dalla prossima stagione termica.

Vedremo che tipo di impatto potrà considerando il fatto che le misurazioni del tiraggio e del rendimento sono richieste dalla legislazione vigente. 

In questo senso la norma arriva giusto in tempo perché il decreto legislativo n° 48 del 10 giugno 2020 che modifica il reggente del decreto legislativo 192/2005 apre proprio ai controlli di efficienza energetica da parte delle regioni e province autonome sugli apparecchi alimentati a biomassa.

L’impatto della norma sarà sicuramente importante perché sono molti questi apparecchi soprattutto considerando l’aumento del prezzo del gas naturale e del gasolio molti si stanno rivolgendo ad apparecchi a biomassa per il riscaldamento domestico.

E’ un settore che ha avuto e sta avendo un incremento ed ha ovviamente bisogno di controllo.

Ora vediamo un po’ più in dettaglio la UNI 10389-2

 

Prima specifichiamo che per “biocombustibili solidi non polverizzati” si intendono le biomasse legnose come ad esempio pellet bricchetti e Ciocchi di legno.

SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

La norma si applica a tutti i generatori di calore alimentati a combustibile solido non polverizzato destinati al riscaldamento degli degli ambienti e/o alla produzione di acqua calda sanitaria con cottura di cibi

La norma non si applica agli impianti inseriti in cicli di processo agli apparecchi destinati alla sola cottura cibi e agli impianti dotati di strumentazione di analisi in continuo.

Il combustibile utilizzato deve rispondere ai requisiti di cui alle norme della serie Uni EN ISO 17225 che definiscono le specifiche di diversi con biocombustibili solidi

La norma si rivolge ai manutentori e installatori di impianti termici ad uso domestico e civile nonché agli ispettori incaricati dalle autorità competenti di verificare l’efficienza energetica di tali impianti

Per impianti termici ad uso civile si intende quelli destinati al riscaldamento degli ambienti e/o alla produzione di acqua calda sanitaria

Le misurazioni descritte dalla UNI 10389-2 sono richieste dalla legislazione nazionale che recepisce le direttive europee sul uso razionale dell’energia nel settore civile

PRINCIPALI FINALITA’ DELLA NORMA

La principale finalità della norma ovvero il controllo della combustione ha importante risvolti sugli aspetti di sicurezza di tutela dell’ambiente e dell’uso razionale dell’energia.

In fase di primo avvio del generatore ovvero la messa in servizio il controllo della combustione assicura che l’installazione sia stata fatta a regola d’arte e con le prestazioni dell’apparecchio siano rispettate.

Il controllo della combustione è richiesto per legge, permette di evidenziare anomalie del funzionamento e di  verificare la loro eliminazione e infine valutare l’opportunità di sostituire il generatore.

MISURAZIONI IN LABORATORIO Vs IN CAMPO

La misurazione in campo è la misura effettuata sul generatore di calore in esercizio al servizio di un impianto termico al fine di rilevare parametri indicativi del suo funzionamento.

Il generatore corredato di una targa e libretto di uso e manutenzione su cui sono riportati quegli stessi parametri rilevati nei laboratori del fabbricante o nel laboratorio di un ente notificato.

Nelle prove in laboratorio le misurazioni vengono effettuate su un generatore nuovo di fabbrica montato su un banco di prova. Le procedure di misurazione sono effettuate secondo le norme EN di prodotto con strumentazione fissa e in ambiente controllato pertanto i parametri di temperatura umidità pressione ecc sono tutti predeterminati e definiti nella procedura. Il personale che effettua tali misurazioni sempre nell’ambito delle prove di laboratorio è personale altamente qualificato è che ha seguito uno specifico percorso di formazione.

Nelle prove in campo invece generatore è stato installato è collegato all’impianto del cliente e il generatore potrà essere nuovo o in esercizio Le misurazioni seguono le procedure conformi alla uni 10389 con strumentazione portatile e in condizioni ambientali non controllate e non controllabili. Le misurazioni nel caso di prove in campo sono effettuate da operatori non specializzati quindi da semplici tecnici”. Ne consegue che i risultati delle misurazioni se confrontiamo le prove in laboratorio sono sicuramente confrontabili ma non sovrapponibili. 

Quel che è certo è che se un generatore ha fatto registrare elevate prestazioni laboratorio in campo fornirà risultati ugualmente eccellenti.

PROCEDURE OPERATIVE

Definisce una serie di procedure operative che devono essere condotte dall’operatore nel rispetto della sicurezza e senza causare guasti o malfunzionamenti all’apparecchio.

Vediamo insieme alcune di queste:
– L’operatore deve effettuare le misurazioni in presenza del responsabile dell’esercizio e della manutenzione dell’impianto o di persona maggiorenne da lui incaricata.
– In caso di reflusso dei prodotti della combustione nell’ambiente di installazione dell’apparecchio la misurazione non può essere effettuata.
– L’operatore deve effettuare le misurazioni sul generatore regolato a regime. Per quanto riguarda il caricamento del combustibile nei generatori di calore a caricamento manuale devono essere seguite le istruzioni fornite dal fabbricante a corredo del generatore o in assenza di queste dall’ installatore/manutentore.
– Le misure ottenute e le operazioni effettuate devono essere riportate sul rapporto di prova o sulla documentazione eventualmente prevista dalla vigente legislazione
– L’operatore deve impiegare uno strumento portatile multifunzione conforme alla CEI EN 53179-1 in grado di riportare la data, l’ora della misurazione, la media dei parametri rilevati è un codice identificativo dello stesso apparecchio su supporto cartaceo o elettronico.

CAMPIONAMENTO

La misurazione della depressione in camino e l’analisi della combustione quindi la determinazione delle perdite al camino si effettuano tramite un foro praticato nel condotto di evacuazione dei fumi. 
Nel caso di misurazione della depressione viene introdotto nel foro la sonda del deprimometro mentre sarà la sonda ad essere introdotta nel foro per prelievo di un campione significativo dei prodotti della combustione.
Al fine della significatività del campione il prelievo va effettuato in un punto dove il flusso ha maggiori probabilità di essere costante quindi lontano dalle pareti del condotto distante da variazioni di diametro e/o direzione ma non troppo lontano dall’uscita dal generatore per minimizzare le dispersioni di calore.

Qui  di seguito a sinistra la posizione del foro nel caso di condotto senza curve.

Se d è il diametro del condotto in questo caso il foro deve essere praticato ad almeno due diametri di distanza dall’uscita del generatore, e comunque non oltre a un metro di distanza dalla stessa uscita.

Nel secondo caso in presenza di curva del condotto il foro praticato ad almeno due diametri dall’uscita della curva .

I valori medi dei parametri di combustione secondo la UNI 10389-2 si ricavano come media di 900 letture effettuate a distanza di un secondo l’una dall’altra per una durata complessiva di campionamento di 15 minuti.

Il tutto ovviamente viene effettuato dall’ analizzatore di combustione. Tale procedura di campionamento come detto così tra ben 900 letture che comprendono anche le letture relative ad eventuali valori anomali che in ogni caso saranno considerati nel calcolo finale della media. 

Il combustibile utilizzato per le prove deve essere conforme alle indicazioni fornite dal fabbricante del generatore di calore o in mancanza di tale indicazioni alle norme della serie Uni EN ISO 17225.

La norma  descrive modalità e procedure per la misurazione dei vari parametri quali ad esempio:
– portata combustibile  
– temperatura fluido in mandata
– temperatura dell’aria comburente 
– temperatura dei fumi
– depressione in cammino o canale da fumo (appendice C)

Per quanto riguarda invece i valori calcolati la norma definisce le modalità per la determinazione di:

– potenza termica del focolare
–  perdita per calore sensibile
–  rendimento di combustione
 ed altri parametri.

RAPPORTO DI PROVA

Al termine delle operazioni e delle misurazioni definite dalla norma l’operatore deve stilare un rapporto in formato cartaceo o elettronico e consegnare le copie responsabile dell’impianto.
Nell’ Appendice A è riportato un esempio di possibile modello di rapporto di prova 
Il modello prevede le sole informazioni che sono strettamente necessarie ai fini delle misurazioni in campo previste dalla norma.

Quindi:
– dati identificativi dell’operatore
– della strumentazione utilizzata
– del responsabile dell’impianto dell’impianto
– dati relativi ai valori rilevati – sia quelli misurati che quelli calcolati

Il rapporto di prova prevede inoltre una sezione in cui possono essere riportate osservazioni e raccomandazioni e prescrizioni dell’operatore.  
Infine nel documento l’operatore indicherà alla luce delle misurazioni effettuate e dei valori rilevati se il generatore potrà rimanere in funzione oppure no.

SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

La norma si applica a tutti i generatori di calore alimentati a combustibile solido non polverizzato destinati al riscaldamento degli degli ambienti e/o alla produzione di acqua calda sanitaria con cottura di cibi

La norma non si applica agli impianti inseriti in cicli di processo agli apparecchi destinati alla sola cottura cibi e agli impianti dotati di strumentazione di analisi in continuo.

Il combustibile utilizzato deve rispondere ai requisiti di cui alle norme della serie Uni EN ISO 17225 che definiscono le specifiche di diversi con biocombustibili solidi

La norma si rivolge ai manutentori e installatori di impianti termici ad uso domestico e civile nonché agli ispettori incaricati dalle autorità competenti di verificare l’efficienza energetica di tali impianti

Per impianti termici ad uso civile si intende quelli destinati al riscaldamento degli ambienti e/o alla produzione di acqua calda sanitaria

Le misurazioni descritte dalla UNI 10389-2 sono richieste dalla legislazione nazionale che recepisce le direttive europee sul uso razionale dell’energia nel settore civile

PRINCIPALI FINALITA' DELLA NORMA

La principale finalità della norma ovvero il controllo della combustione ha importante risvolti sugli aspetti di sicurezza di tutela dell’ambiente e dell’uso razionale dell’energia.

In fase di primo avvio del generatore ovvero la messa in servizio il controllo della combustione assicura che l’installazione sia stata fatta a regola d’arte e con le prestazioni dell’apparecchio siano rispettate.

Il controllo della combustione è richiesto per legge, permette di evidenziare anomalie del funzionamento e di  verificare la loro eliminazione e infine valutare l’opportunità di sostituire il generatore.

MISURAZIONI IN LABORATORIO Vs IN CAMPO

La misurazione in campo è la misura effettuata sul generatore di calore in esercizio al servizio di un impianto termico al fine di rilevare parametri indicativi del suo funzionamento.

Il generatore corredato di una targa e libretto di uso e manutenzione su cui sono riportati quegli stessi parametri rilevati nei laboratori del fabbricante o nel laboratorio di un ente notificato.

Nelle prove in laboratorio le misurazioni vengono effettuate su un generatore nuovo di fabbrica montato su un banco di prova. Le procedure di misurazione sono effettuate secondo le norme EN di prodotto con strumentazione fissa e in ambiente controllato pertanto i parametri di temperatura umidità pressione ecc sono tutti predeterminati e definiti nella procedura. Il personale che effettua tali misurazioni sempre nell’ambito delle prove di laboratorio è personale altamente qualificato è che ha seguito uno specifico percorso di formazione.

Nelle prove in campo invece generatore è stato installato è collegato all’impianto del cliente e il generatore potrà essere nuovo o in esercizio Le misurazioni seguono le procedure conformi alla uni 10389 con strumentazione portatile e in condizioni ambientali non controllate e non controllabili. Le misurazioni nel caso di prove in campo sono effettuate da operatori non specializzati quindi da semplici tecnici”. Ne consegue che i risultati delle misurazioni se confrontiamo le prove in laboratorio sono sicuramente confrontabili ma non sovrapponibili. 

Quel che è certo è che se un generatore ha fatto registrare elevate prestazioni laboratorio in campo fornirà risultati ugualmente eccellenti.

PROCEDURE OPERATIVE

Definisce una serie di procedure operative che devono essere condotte dall’operatore nel rispetto della sicurezza e senza causare guasti o malfunzionamenti all’apparecchio.

Vediamo insieme alcune di queste:
– L’operatore deve effettuare le misurazioni in presenza del responsabile dell’esercizio e della manutenzione dell’impianto o di persona maggiorenne da lui incaricata.
– In caso di reflusso dei prodotti della combustione nell’ambiente di installazione dell’apparecchio la misurazione non può essere effettuata.
– L’operatore deve effettuare le misurazioni sul generatore regolato a regime. Per quanto riguarda il caricamento del combustibile nei generatori di calore a caricamento manuale devono essere seguite le istruzioni fornite dal fabbricante a corredo del generatore o in assenza di queste dall’ installatore/manutentore.
– Le misure ottenute e le operazioni effettuate devono essere riportate sul rapporto di prova o sulla documentazione eventualmente prevista dalla vigente legislazione
– L’operatore deve impiegare uno strumento portatile multifunzione conforme alla CEI EN 53179-1 in grado di riportare la data, l’ora della misurazione, la media dei parametri rilevati è un codice identificativo dello stesso apparecchio su supporto cartaceo o elettronico.

CAMPIONAMENTO

La misurazione della depressione in camino e l’analisi della combustione quindi la determinazione delle perdite al camino si effettuano tramite un foro praticato nel condotto di evacuazione dei fumi. 
Nel caso di misurazione della depressione viene introdotto nel foro la sonda del deprimometro mentre sarà la sonda ad essere introdotta nel foro per prelievo di un campione significativo dei prodotti della combustione.
Al fine della significatività del campione il prelievo va effettuato in un punto dove il flusso ha maggiori probabilità di essere costante quindi lontano dalle pareti del condotto distante da variazioni di diametro e/o direzione ma non troppo lontano dall’uscita dal generatore per minimizzare le dispersioni di calore.

Qui  di seguito a sinistra la posizione del foro nel caso di condotto senza curve.

Se d è il diametro del condotto in questo caso il foro deve essere praticato ad almeno due diametri di distanza dall’uscita del generatore, e comunque non oltre a un metro di distanza dalla stessa uscita.

Nel secondo caso in presenza di curva del condotto il foro praticato ad almeno due diametri dall’uscita della curva.

La misurazione della depressione in camino e l’analisi della combustione quindi la determinazione delle perdite al camino si effettuano tramite un foro praticato nel condotto di evacuazione dei fumi. 
Nel caso di misurazione della depressione viene introdotto nel foro la sonda del deprimometro mentre sarà la sonda ad essere introdotta nel foro per prelievo di un campione significativo dei prodotti della combustione.
Al fine della significatività del campione il prelievo va effettuato in un punto dove il flusso ha maggiori probabilità di essere costante quindi lontano dalle pareti del condotto distante da variazioni di diametro e/o direzione ma non troppo lontano dall’uscita dal generatore per minimizzare le dispersioni di calore.

Qui  di seguito a sinistra la posizione del foro nel caso di condotto senza curve.

Se d è il diametro del condotto in questo caso il foro deve essere praticato ad almeno due diametri di distanza dall’uscita del generatore, e comunque non oltre a un metro di distanza dalla stessa uscita.

Nel secondo caso in presenza di curva del condotto il foro praticato ad almeno due diametri dall’uscita della curva .

I valori medi dei parametri di combustione secondo la UNI 10389-2 si ricavano come media di 900 letture effettuate a distanza di un secondo l’una dall’altra per una durata complessiva di campionamento di 15 minuti.

Il tutto ovviamente viene effettuato dall’ analizzatore di combustione. Tale procedura di campionamento come detto così tra ben 900 letture che comprendono anche le letture relative ad eventuali valori anomali che in ogni caso saranno considerati nel calcolo finale della media. 

RAPPORTO DI PROVA

Al termine delle operazioni e delle misurazioni definite dalla norma l’operatore deve stilare un rapporto in formato cartaceo o elettronico e consegnare le copie responsabile dell’impianto.
Nell’ Appendice A è riportato un esempio di possibile modello di rapporto di prova 
Il modello prevede le sole informazioni che sono strettamente necessarie ai fini delle misurazioni in campo previste dalla norma.

Quindi:
– dati identificativi dell’operatore
– della strumentazione utilizzata
– del responsabile dell’impianto dell’impianto
– dati relativi ai valori rilevati – sia quelli misurati che quelli calcolati

Il rapporto di prova prevede inoltre una sezione in cui possono essere riportate osservazioni e raccomandazioni e prescrizioni dell’operatore.  
Infine nel documento l’operatore indicherà alla luce delle misur

Altra novità in futuro in questo ambito normativo?

Di certo mi rislta che  stiamo parlando di una serie UNI 10389.  E’ uscita la parte prima è uscita ora questa parte seconda e mi risulta che dovrà uscire a breve un terza e/o quarta parte relativa alle misurazioni sempre in campo sugli scambiatori di calore delle sottostazioni di teleriscaldamento e teleraffrescamento.

Ci saranno anche i cogeneratori e però qui il gioco si fa duro perché sono state trovate delle notevoli difficoltà si cercherà di trovare un sistema per le misurazioni anche sugli apparecchi per il condizionamento 

Spero possa essere utile come primo approccio a questa importante norma.

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