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Come funziona

Il Conto Termico 2.0 (DM 16 febbraio 2016) è un incentivo statale erogato dal GSE (Gestore dei Servizi Elettrici) che aggiorna e potenzia gli incentivi del precedente DM 28/12/2012 e prevede due tipologie di interventi incentivabili:

Interventi di Categoria 1

Interventi di incremento dell’efficienza energetica in edifici esistenti parti di essi o unità immobiliari esistenti (possono accedere a questo tipo di incentivo solo le Pubbliche Amministrazioni).

Interventi di Categoria 2

Interventi di piccole dimensioni di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di sistemi ad alta efficienza (accessibili anche a privati, aziende, condomini, cooperative di abitanti).

Il contributo è versato direttamente sul proprio conto corrente dal GSE, in rate annuali di 2/5 anni, a seconda della tipologia d’intervento e della sua dimensione. Nei casi in cui l’ammontare complessivo dell’incentivo non supera i 5.000 €, l’erogazione del rimborso avviene in un’unica rata in pochi mesi.

La richiesta di incentivo deve essere inviata entro 60 giorni dalla data di conclusione dell’intervento e comunque non oltre 90 giorni dal pagamento dell’ultima fattura.

Per ciascuna tipologia di intervento sono definite le spese ammissibili, ai fini del calcolo del contributo, nonché i massimali di costo e il valore dell’incentivo. Gli incentivi sono regolati da contratti di diritto privato tra il GSE e il Soggetto Responsabile. Gli incentivi del Conto Termico 2016 non sono cumulabili con altri incentivi statali, fatti salvi i fondi di rotazione, i fondi di garanzia e i contributi in conto interesse.

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I soggetti che possono richiedere gli incentivi del Conto Termico sono:

→ le Pubbliche Amministrazioni, ossia:

  • tutte le Amministrazioni dello Stato, identificate ai sensi del D.lgs. n. 165/2001;
  • gli ex Istituti Autonomi Case Popolari comunque denominati e trasformati dalle Regioni;
  • le società a patrimonio interamente pubblico, costituite ai sensi del D.lgs. n. 267/2000, e s.m.i.;
  • le società Cooperative sociali costituite ai sensi della legge n. 381/1991, e s.m.i.  iscritte nei rispettivi albi regionali;
  • le Cooperative di abitanti (legge 164/2014) iscritte all’Albo nazionale delle società Cooperative edilizie di abitazione e dei loro consorzi, costituiti presso il Ministero dello sviluppo economico in base alla legge n. 59/92;

→ i Soggetti privati, intesi come persone fisiche, condomini e soggetti titolari di reddito di impresa o di reddito agrario

Come detto sopra le Amministrazioni Pubbliche possono accedere agli interventi di Categoria 1 e Categoria 2, mentre per i soggetti privati possono accedere solo agli interventi di Categoria 2.

INTERVENTI RISERVATI ALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Interventi di Categoria 1

1.A – Isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato

1.B – Sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato

1.C – Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con generatori di calore a condensazione

1.D – Installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento di chiusure trasparenti con esposizione da ESE a O, fissi o mobili, non trasportabili.

1.E – Trasformazione in “edifici a energia quasi zero”

1.F – Sostituzione di sistemi per l’illuminazione di interni e delle pertinenze esterne esistenti con sistemi di illuminazione efficienti

1.G – Installazione di tecnologie di gestione e controllo automatico (building automation) degli impianti termici ed elettrici, inclusa l’installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore

INTERVENTI DISPONIBILI PRIVATI, P.IVA & PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Interventi di Categoria 2

2.A – Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale utilizzanti pompe di calore elettriche o a gas, anche geotermiche (con potenza termica utile nominale fino a 2000 kW)

2.B – Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre esistenti e dei fabbricati rurali esistenti con generatori di calore alimentati da biomassa (con potenza termica nominale fino a 2000 kWt)

2.C – Installazione di collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling (con superficie solare lorda fino a 2500 m2)

2.D – Sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore

2.E – Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con sistemi ibridi a pompa di calore

PER PRIVATI, P.IVA & PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Altre novità del Conto Termico 2.0

Il Conto Termico 2.0 ha aumentato le soglie massime degli incentivi rispetto alla prima versione:

  • fino al 65% della spesa sostenuta per gli “Edifici a energia quasi zero” (nZEB)
  • fino al 40% per gli interventi di isolamento di muri e coperture, per la sostituzione di chiusure finestrate, per l’installazione di schermature solari, l’illuminazione di interni, le tecnologie di building automation, le caldaie a condensazione
  • fino al 50% per gli interventi di isolamento termico nelle zone climatiche E/F e fino al 55% nel caso di isolamento termico e sostituzione delle chiusure finestrate, se abbinati ad altro impianto (caldaia a condensazione, pompe di calore, solare termico, ecc.)
  • anche fino al 65% per pompe di calore, caldaie e apparecchi a biomassa, sistemi ibridi a pompe di calore e impianti solari termici;

Il 100% delle spese per la Diagnosi Energetica e per l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) per le PA (e le ESCO che operano per loro conto) e il 50% per i soggetti privati, con le cooperative di abitanti e le cooperative sociali.

Per poter accedere agli incentivi, gli interventi di sostituzione di impianti/apparecchi sopra elencati devono essere realizzati in edifici esistenti e fabbricati rurali esistenti.

In caso di installazione di impianti solari termici, anche abbinati a tecnologia solar cooling, gli interventi possono essere realizzati anche su edifici nuovi.

Gli interventi accedono agli incentivi del Conto Termico limitatamente alla quota eccedente quella necessaria per il rispetto degli obblighi di integrazione delle fonti rinnovabili negli edifici di nuova costruzione e negli edifici esistenti sottoposti a ristrutturazione rilevante, previsti dal D.Lgs. 28/11 e necessari per il rilascio del titolo edilizio.

Per il calcolo dell’incentivo è necessario ricorrere a formule e coefficienti specificati negli allegati al decreto, e spesso il calcolo non è immediato. Il pagamento delle spese deve essere effettuato tramite carta di credito oppure tramite bonifico con una causale ben precisa.

L’accesso ai meccanismi di incentivazione può essere richiesto direttamente dai soggetti ammessi o per il tramite di una ESCO: per le Pubbliche Amministrazioni attraverso la sottoscrizione di un contratto di prestazione energetica, per i soggetti privati anche mediante un contratto di servizio energia previsti dal d.lgs. 115/2008.

Dal 19 luglio 2016 (a 24 mesi dall’entrata in vigore del d.lgs.102/2014), potranno presentare richiesta di incentivazione al GSE solamente le ESCO in possesso della certificazione, in corso di validità, secondo la norma UNI CEI 11352.

Gli interventi devono essere realizzati utilizzando esclusivamente apparecchi e componenti di nuova costruzione e devono essere correttamente dimensionati in funzione dei reali fabbisogni di energia termica.

I meccanismi di accesso:

L’accesso agli incentivi può avvenire attraverso 2 modalità:

Accesso diretto

Per gli interventi realizzati dalle PA e dai soggetti privati, la richiesta deve essere presentata entro 60 giorni dalla fine dei lavori.

E’ previsto un iter semplificato per gli interventi riguardanti l’installazione di uno degli apparecchi di piccola taglia (per generatori fino a 35 kW e per sistemi solari fino a 50 mq) contenuti nel Catalogo degli apparecchi domestici, reso pubblico e aggiornato periodicamente dal GSE.

Prenotazione

Per gli interventi ancora da realizzare da parte delle PA e delle ESCO che operano per loro conto, erogazione di un primo acconto all’avvio e il saldo alla conclusione dei lavori.

Le Pubbliche Amministrazioni che optano per l’accesso diretto possono richiedere l’erogazione dell’incentivo in un’unica soluzione, anche nel caso in cui l’importo del beneficio complessivamente riconosciuto superi i 5.000 euro, se invece richiedono l’accesso tramite prenotazione possono beneficiare di un pagamento in acconto ad avvio lavori e un saldo alla loro conclusione.

Sei hai letto tutto quanto qui sopra indicato avrai potuto intuire come tutta la procedura non sia delle più facili e snelle specialmente per chi non ha esperienza diretta sul campo. Non ci si può improvvisare se non si vuole incappare in brutte sorprese. Risulta consigliabile quindi  rivolgersi sempre ad  un professionista esperto ricordandosi sempre la regola più importante ovvero quella di farlo prima di realizzare l’intervento visto che alcuni adempimenti sono fattibili solo prima di iniziare i lavori!

Per questo motivo è nato il mio sistema “METTI IL TUO INCENTIVO AL SICURO” attraverso il quale posso offrire un sistema snello moderno ed efficace utilizzando moderni strumenti a distanza ma senza perdere la parte di contatto personale. Senza abbandonarti con degli anonimi modelli da compilare. 

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