
In sostanza qui ci dovrebbe essere la ripartenza della cessine del credito. Infatti lo sconto in fattura mediante cessione del credito e la cessione dei crediti possono essere oggetto di “due ulteriori cessioni solo se effettuate a favore di banche e intermediari finanziari iscritti all’albo previsto dall’articolo 106 del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia”.
Ma non solo, si aggiunge che “al credito è attribuito un codice identificativo univoco da indicare nelle comunicazioni delle eventuali successive cessioni”. Il tutto con lo scopo di rendere tracciabile il credito.
Altro punto è che il “credito d’imposta è cedibile, solo per intero”.
Questo è un altro argomento caldo che riguarda le sanzioni verso i tecnici e la nuova modifica del regime assicurativo richiesto. Un altro bel delirio.
Il dissequestro allunga i termini di utilizzo dei crediti di imposta “di un periodo pari alla durata del sequestro medesimo, fermo restando il rispetto del limite annuale di utilizzo dei predetti crediti d’imposta previsto dalle richiamate disposizioni.”
Lo scopo è quello di aumentare al sicurezza sui luoghi di lavoro e riguarda lavori edili sopra il 70 mila euro. Ovvero i bonus fiscali potranno essere riconosciuti “solo se nell’atto di affidamento dei lavori è indicato che i lavori edili sono eseguiti da datori di lavoro che applicano i contratti collettivi del settore edile, nazionale e territoriali, stipulati dalle associazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale”.