
Cercherò di essere veloce e semplice e schematico.
Sappiamo che ci sono limiti minimi precisi su diversi parametri che caratterizzano la possibilità o meno di un generatore di avere le carte in regola per essere ammesso all’incentivo e con quale modalità.
Sarà quindi il costruttore a dover fornire la dichiarazione di idoneità con i relativi parametri nonché la certificazione ambientale del prodotto.
Mi sono quindi trovato in questi anni davanti a diverse casistiche per quanto riguarda generatori di calore a biomassa doppio combustibile ( legna – pellet ). Per quanto riguarda le policombustibile invece non ho esperienza diretta.
Anche su questo argomento ho sentito dire tutto ed il contrario di tutto con la complicità del lungo silenzio del GSE. Addirittura chi vende la possibilità di prendere tutti e due egli incentivi!! ( Cosa che in realtà ritengo possibile solo in uno specifico caso direi poco diffuso – magari ne accennerò in fondo…)
Il sottoscritto si è sempre così comportato. Ho spiegato ai clienti che se il produttore dichiara idonea a conto termico solo “uno dei combustibili” ovviamente il conto termico andava calcolato e richiesto per quel combustibile. Se invece il costruttore dichiara idoneo il generatore ( o meglio spesso si parla di generatori) per etrambe i combustibili il consiglio è sempre stato di richiedere l’incentivo per il combustibile più utilizzato ma soprattutto quello per cui avrebbe potuto in caso di controllo dimostrare l’acquisto e/o l ‘autoproduzione di un quantitativo congruo con l’edificio/impianto e la zona climatica.
In parole povere mi sono sempre chiesto: “Ma se chiedo il contributo per la legna perché mi conviene economicamente ma poi nella realtà utilizzo al 90% pellet quando mi arriva un controllo come la prenderà che ho solo fattura di poca legna?” e così via.
Ora detto questo ricordiamo anche che esistono generatori con due camere di combustione separate ceh appunto sono a tutti gli effetti due generatori “separati” e quelli invece in cui il pellet viene “bruciato” nella stessa camera di combustione della legna.
Vediamo qui di seguito tre Faq pubblicate nel tempo dal GSE.
Questa non la ritengo ragionevole ma purtroppo esiste. La ritengo utilizzabile anche per i generatori policombustibile ma contrasta secondo il sottoscritto anche con il discorso delle fatture e/o autoproduzione del combustibile utilizzato.
Ma facciamo attenzione che parla sempre di camere di combustione separate.
Possiamo vedere che si continua a parlare di camere di combustione separate e poi si distingue tra il fatto che le due camere possano lavorare contemporaneamente o meno il che può portare si ad usufruire di un incentivo “doppio” ma porta ovviamnete con se il fatto di non avere più generatore di potenza magari inferiore ai 35 kW ma di sommare le due potenza con tutte le conseguenze del caso dal punto dii vista progettuale a monte del conto termico, dalla prevenzione incendi alla denuncia INAL alle regole sul risparmio energetico ecc ecc
In ogni caso vale sempre la REGOLA NUMERO 1 ! Di esaminare tutto in tempo prima di iniziare e diffidate dal faciloni tuttologi.