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13 Comments
L’agenzia delle entrate nella prima risposta non fa la precisazione se per gli impianti possono essere considerati 30.000€ x 2 (unifamiliari) o 20.000€ x 2 come negli edifici condominiali.
Nella seconda accorda l’ipotesi prospettata dal richiedente ma non è propriamente chiaro il concetto dei massimali anche se sembrerebbe volesse indicare un’unica pratica come intervento condominiale. E’ corretto?
Cosa ne pensi Enrico?
In questi casi si presenta la pratica come intervento condominiale e come nome del condominio si inseriscono nome e cognome del proprietario?
Buongiorno Roberto ,
io mi trovo ad affrontare la situazione medesima descritta nel caso 1. Secondo quanto risposto da Enea, visto che mi accingo a caricare il primo sal, io pensavo di seguire agire in questo senso: aprire due pratiche con i subalterni differenti, per entrambe caricare il medesimo computo, specificando le opere in ciascuna unità, attribuendo in maniera precisa per ciascuna le opere di coibentazione, serramenti che sono immediatamente determinabili; mentre per gli impianti di riscaldamento vmc e pannelli fotovoltaici la metà dell’importo di tutto a ciascuna unità in modo da essere coerente con il rispetto dei massimali.
Alternativa potrebbe essere attribuire a ciascuna unità l’esatta metà di tutto non distinguendo le opere eseguite in una o nell altra unità