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Bonus Mobili  ·  Detrazioni fiscali

Bonus Mobili ed Elettrodomestici – Il Fisco aggiorna la Guida al 2025

By ing_enricorovere  Published On 13 Gennaio 2025

Gennaio 2025 – Aggiornamento guida  Agenzia delle Entrate 

Ciao e ben tornati.. poco o nulla da dire se non appunto la pubblicazione dell’aggionamento della guida….

Dopo la pubblicazione nella nuova Manovra economica (Legge di Bilancio n. 207/2024) per le spese sostenute nel 2025 l’Agenzia delle Entrate ha già aggiornato la sua guida.

 

Clicca qui per scaricare la GUIDA

Qui di seguito una info grafica messa a disposizione  dall’ Agenzia ddelle entrate

Clicca qui per scaricare la info grafica in formato pdf

Si può usufruire della detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio.
La legge di bilancio 2025 (legge n. 207/2024) ha ulteriormente  prorogato questa agevolazione, stabilendo che si applica anche per le spese sostenute nel 2025. Il beneficio spetta per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di  classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori.

Indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di recupero del patrimonio edilizio, la detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo che varia a seconda dell’anno di acquisto dei beni: 10.000 euro per l’anno 2022, 8.000 euro per il 2023 e 5.000 euro per gli anni 2024  e 2025. Tale limite va riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. La detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo.

ATTENZIONE
Se gli interventi di recupero del patrimonio edilizio sono stati effettuati nell’anno precedente a quello dell’acquisto, o sono iniziati nell’anno precedente a quello dell’acquisto e proseguiti in detto anno, il limite di spesa deve essere considerato al netto delle spese sostenute nell’anno precedente per le quali si è usufruito della detrazione.
Per esempio, se con riferimento a un intervento edilizio iniziato nel 2023 sono già stati acquistati nello stesso anno mobili per 3.000 euro, per i quali è stata richiesta la relativa detrazione del 50%, sugli acquisti effettuati nel 2024 si potrà usufruire di una detrazione calcolata sull’importo massimo di 2.000 euro (5.000-3.000). Per gli acquisti del 2024 non
spetterà alcuna detrazione, invece, se nel 2023 sono già stati acquistati mobili ed elettrodomestici per un importo pari o superiore ai 5.000 euro.

I quesiti più frequenti

 

1. Posso usufruire della detrazione per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici se ho realizzato un intervento di riqualificazione energetica dell’edificio, per il quale è prevista la detrazione del 65%?

 

No, gli interventi per i quali si usufruisce della detrazione del 65%, finalizzati al risparmio energetico (per esempio, l’installazione di pannelli solari, la sostituzione impianti di climatizzazione invernale, la riqualificazione energetica di edifici esistenti), non consentono di ottenere la detrazione per acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.

 

2. Ho diritto alla detrazione se acquisto dei mobili all’estero, documentando la spesa con fattura e pagando con carta di credito o di debito?

 

Sì, se si possiede la documentazione richiesta dalla legge e si eseguono gli stessi adempimenti previsti per gli acquisti effettuati in Italia.

 

3. Ho sostituito la caldaia, posso usufruire dell’agevolazione per l’acquisto di mobili?

 

Sì, la sostituzione della caldaia rientra tra gli interventi di “manutenzione straordinaria”. È necessario, comunque, che ci sia un risparmio energetico rispetto alla situazione preesistente.

 

4. Le spese sostenute da un contribuente deceduto per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici possono essere portate in detrazione, per le quote non ancora fruite, dall’erede che conserva la detenzione materiale dell’immobile?

 

No, la norma non prevede il trasferimento agli eredi della detrazione non utilizzata in tutto o in parte.

 

5. Sui pagamenti di mobili ed elettrodomestici effettuati con bonifico bancario o postale è sempre prevista l’applicazione della ritenuta?

 

Premesso che è possibile pagare anche con carte di credito e di debito (bancomat), il bonifico non sarà soggetto a ritenuta se si utilizza un bonifico diverso da quello appositamente predisposto da banche e Poste per le spese di ristrutturazione edilizia (circ. Agenzia delle Entrate n. 7/E del 31 marzo 2016).

 

6. Ho acquistato un box pertinenziale per il quale ho diritto alla detrazione Irpef del 50%. Posso richiedere anche il bonus mobili?

 

No, tra gli interventi di recupero del patrimonio edilizio che permettono di avere la detrazione per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici non sono compresi quelli per la realizzazione di box o posti auto pertinenziali rispetto all’abitazione principale.

 

7. Se per un acquisto effettuato con carta di credito è stato rilasciato uno scontrino che non riporta il codice fiscale dell’acquirente, può quest’ultimo usufruire lo stesso del bonus mobili?

 

Per la detrazione, lo scontrino che riporta il codice fiscale dell’acquirente e indica natura, qualità e quantità dei beni acquistati, equivale alla fattura.
Se manca il codice fiscale, la detrazione è comunque ammessa se in esso è indicata natura, qualità e quantità dei beni acquistati e se esso è riconducibile al contribuente titolare della carta in base alla corrispondenza con i dati del pagamento (esercente, importo, data e ora).

 

8. È previsto un limite di tempo dalla fine dei lavori di ristrutturazione entro il quale devono essere acquistati i mobili e gli elettrodomestici?

 

La data entro cui si possono acquistare i beni agevolati è stata spostata al 31 dicembre 2025. La legge non prevede alcun vincolo temporale nella consequenzialità tra l’esecuzione dei lavori e l’acquisto dei beni. Tuttavia, la detrazione spetta a condizione che gli interventi di recupero del patrimonio edilizio siano iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto.

 

9. Se con gli interventi di ristrutturazione edilizia si suddivide la vecchia abitazione in due piccoli appartamenti, è possibile considerare per l’anno 2024 come limite di spesa massima l’importo di 10.000 euro (5.000 per appartamento)?

 

Nel caso di interventi di recupero edilizio che comportino l’accorpamento di più unità abitative o la suddivisione in più immobili di un’unica unità abitativa, per l’individuazione del limite di spesa per l’acquisto dei mobili e grandi elettrodomestici, vanno considerate le unità immobiliari censite in catasto all’inizio degli interventi edilizi e non quelle risultanti alla fine dei lavori.

 

10. Può richiedere il bonus mobili il contribuente che ha pagato solo gli oneri di urbanizzazione relativi all’intervento di recupero del patrimonio edilizio?

 

Sì, può usufruire dell’agevolazione anche il contribuente che ha pagato solo gli oneri di urbanizzazione per gli interventi edilizi realizzati o anche solo una parte delle spese dei lavori o solo il compenso del professionista.

 

11. Quali beni rientrano nella categoria “grandi elettrodomestici” per l’acquisto dei quali è possibile richiedere l’agevolazione?

 

Per individuare i grandi elettrodomestici ammessi alla detrazione occorre fare riferimento all’Allegato II del decreto legislativo n. 49/2014, nel quale rientrano:

– Grandi apparecchi di refrigerazione
– Frigoriferi
– Congelatori
– Altri grandi elettrodomestici utilizzati per la refrigerazione, la conservazione e il deposito degli alimenti
– Lavatrici
– Lavasciuga e Asciugatrici
– Lavastoviglie
– Apparecchi per la cottura – Piani cottura
– Stufe elettriche
– Piastre riscaldanti elettriche
– Forni e forni a microonde
– Altri grandi elettrodomestici utilizzati per la cottura e l’ulteriore trasformazione degli alimenti
– Apparecchi elettrici di riscaldamento
– Radiatori elettrici
– Altri grandi elettrodomestici utilizzati per riscaldare stanze, letti e mobili per sedersi
– Ventilatori elettrici
– Apparecchi per il condizionamento, come definiti dalle disposizioni di attuazione della direttiva 2002/40/CE dell’8 maggio 2002 della Commissione (che stabilisce le modalità di applicazione della direttiva 92/75/CEE del Consiglio per quanto riguarda l’etichettatura indicante il consumo di energia dei forni elettrici per uso domestico)
– Altre apparecchiature per la ventilazione, l’estrazione d’aria e il condizionamento.

ATTENZIONE ALL’ALTRA NOVITA’ DELLA MANOVRA

 

Si proprio così la manovra introduce ai commi 107-111 e stanzia 50 milioni per il 2025 anche un nuovo  bonus elettrodomestici.

 

 

 Trattasi di un nuovo  contributo economico per il quale però  si attende un Decreto attuativo che definirà criteri, modalità e termini per la sua erogazione.

Ad oggi sappiamo solo che potrà essere utilizzato per l’acquisto di un solo elettrodomestico ad elevata efficienza energetica non inferiore alla nuova classe energetica B il quale dovrà essere prodotto nel territorio dell’Unione europea e che contestualmente dovrà essere smaltito l’elettrodomestico sostituito.

Il contributo è del 30% dell’importo dell’elettrodomestico acquistato ma fino ad un importo massimo di 100 euro.

Tale  Solo se il nucleo familiare dell’acquirente ha un ISEE inferiore a 25.000 euro l’importo è incrementato a 200 euro

 

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