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Bando per il cofinanziamento ai privati per la sostituzione di generatori a biomassa legnosa di potenza inferiore a 35 kWt

Sostituzione e rottamazione generatori alimentati a biomassa legnosa – stufe – termocamini – caldaie.

ATTENZIONE AGGIONAMENTO DICEMBRE 2023

Buone notizie che trovate al seguente articolo:

👉 Proroga Bando Biomassa Regione Piemonte al 01/09/2025

ATTENZIONE AGGIONAMENTO DICEMBRE 2022

Buone notizie che trovate al seguente articolo:

👉Regione Piemonte – Aggiornamento Bando biomassa dicembre 2022 – Buone notizie

 

Per incrementare la rottamazione di vecchi apparecchi a biomassa - in aggiunta all' incentivo Conto termico 2.0 Vedi qui la procedure - Metti il tuo incentivo al sicuro - 1500 euro per le stufe/termocamini 5 stelle e 3000 euro per le caldaie 5 stelle

Oggetto del Bando 

Contribuire al miglioramento della qualità dell’aria e all’incremento dell’efficienza energetica, attraverso la concessione di un contributo economico per la rottamazione di generatori alimentati a biomassa legnosa e l’acquisto ed installazione di generatori di calore domestici certificati e innovativi, alimentati sempre a biomassa legnosa, con potenza al focolare inferiore a 35 kWt. 

Il contributo a fondo perduto, fino ad esaurimento delle risorse disponibili, verrà riconosciuto in aggiunta al finanziamento assegnato dal GSE e conseguito con il “Conto termico” nell’ambito della linea di intervento 2.B, secondo la seguente modulazione e non oltrepassando la massima copertura dell’investimento: Tipologia del nuovo generatore (Rif. DM 186 – 7 nov. 2017) 

bando biomassa regione piemonte

Il Bando è altresì coerente con gli obiettivi e gli indirizzi del Piano Energetico Ambientale Regionale tesi a favorire la massima valorizzazione delle fonti rinnovabili endogene, quali la biomassa forestale, anche mediante l’incentivazione del miglioramento dell’efficienza energetica dei processi di combustione correlati all’utilizzo della risorsa primaria.

Il Bando rientra nell’ambito delle misure previste dal Piano Regionale di Qualità dell’Aria ed è in linea con l’accordo di programma sottoscritto dalla Regione Piemonte e dalle regioni del Bacino Padano, per contrastare le emissioni generate dall’utilizzo di apparecchi a biomassa legnosa per il riscaldamento civile ormai obsoleti.

Domande da martedì 20/07/2021 – 09:00
Scadenza venerdì 01/09/2023 – 12:00

La dotazione finanziaria iniziale complessiva del bando è pari a € 8.961.000,00

I soldi ci sono!!!! E vi aspettano!

Al 27/03/2022 solo il 3,4% è stato utilizzato

Aggiornamento marzo 2023

Importo teorico utilizzato 14% circa

Aggiornamento al 29 Maggio 2023 

Importo teorico utilizzato 18,47%

ATTENZIONE

La richiesta può essere fatta, previa verifica dei requisiti e disponibilità della documentazione aggiuntiva rispetto al Conto Termico, per tutte le pratiche di Conto Termico con scheda-contratto sottoscritta dal beneficiario con il GSE a partire dal 29 dicembre 2020;

ATTENZIONE

Vale sempre ed anzi ancora di più la Regola Numero 1!

Pensare e verificare tutto prima!!

 

Nessun problema per chi seguo dal principio per il Conto Termico

 

In caso di pratica Conto termico già fatta in passato e con scheda contratto firmata a partire dal 29 dicembre 2020 si dovranno esaminare a posteriori i requisiti ed i documenti aggiuntivi

Per la documentazione vi rimando alla seguenti pagina Ufficiali Finpiemonte e Regione Piemonte:

Vecchia versione: Dettaglio bando (finpiemonte.it)

Nuova versione: dettagli bando (finpiemonte.it)

Sostituzione generatori alimentati a biomassa legnosa | Bandi Regione Piemonte

Ti ricordo qui in sintesi il mio collaudato sistema di gestione pratiche Conto Termico 2.0

Metti il tuo incentivo al sicuro

Il mio sistema in sintesi

Prima consulenza gratuita

Guarda il video introduttivo e compila un veloce questionario preliminare.

Contatto diretto

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Un sistema che unisce una metodologia moderna ma non perdendo il contatto umano del punto di riferimento a cui rivolgersi per ogni dubbio, senza essere abbandonati a moduli da compilare da soli.

Qui di seguito le principali informazioni – clicca sui titoli per visualizzarle

 
I beneficiari

Il bando è rivolto a persone fisiche che, alla data di presentazione della domanda, risultano proprietarie delle unità immobiliari residenziali aventi le seguenti caratteristiche:
– utilizzate come abitazione principale dai beneficiari (residenza anagrafica e dimora abituale);
–  localizzate all’interno del territorio della Regione Piemonte;
–  “esistenti”, ossia accatastate; 
– dotate di impianto termico registrato sul Catasto Impianti Termici (CIT) della Regione Piemonte.

Il beneficiario deve inoltre aver sottoscritto la scheda-contratto con il Gestore dei Servizi Energetici (nelseguito GSE) per l’erogazione dell’incentivo previsto dalla linea 2B del Conto Termico a partire dal 29/12/2020.

Per “abitazione principale” si intende l’unità immobiliare nel quale il beneficiario proprietario ed il suo nucleo familiare risiedono anagraficamente e vi dimorano abitualmente.


NB: il beneficiario può fare una sola domanda per l’unità immobiliare ad uso residenziale di cui é proprietario e che é da lui utilizzata come “abitazione principale”.

Requisiti di ammissibilità

Per l’accesso al cofinanziamento, devono essere rispettati i seguenti requisiti:
– ottenimento del contributo da Conto Termico (Linea 2.B);
–  rottamazione del vecchio generatore di calore;
–  installazione di nuovo generatore con Pn < 35 kWt classe 5 stelle (ex dm 186/2017);
–  aggiornamento del libretto di impianto nel CIT da cui si evinca la situazione ante/post intervento.

Le spese ammissibili sono quelle risultanti dall’istruttoria del Conto Termico

Tipologia del nuovo generatore ed entità delle agevolazioni
  • Stufa/termocamino 5 stelle 👉1.500,00 euro

  • Caldaia 5 stelle 👉  3.000,00 euro

– Qualora necessario il contributo regionale viene ridotto affinché la somma delle due agevolazioni non superi il 100% delle spese ammesse dal GSE;
– Il contributo è cumulabile esclusivamente con l’incentivo assegnato nell’ambito della linea di intervento 2.B del Conto Termico.

Se la somma tra il contributo regionale e quello concesso dal GSE supera la spesa ammessa sul Conto Termico, Finpiemonte in fase di concessione provvede alla riduzione del contributo regionale al fine di rispettare quanto previsto al paragrafo 3.4 del Bando.

Modalità di presentazione della domanda

I beneficiari per presentare le domande devono essere in possesso di uno dei seguenti dispositivi intestati alla persona fisica che intende richiedere l’agevolazione:
– certificato di identità digitale (SPID);
– carta d’identità elettronica;
– certificato digitale.

In fase di caricamento della domanda è obbligatorio indicare un indirizzo PEC valido, anche non direttamente riferito al beneficiario al fine di rendere più efficace ed efficiente ogni comunicazione.
La procedura di presentazione delle domande è “a sportello”: le stesse possono essere presentate continuativamente e vengono esaminate in ordine di arrivo (fatta salva la disponibilità di risorse). La misura può essere rifinanziata.

E’ ammessa la presentazione di una sola domanda per soggetto beneficiario.

Documenti obbligatori da allegare alla domanda

-copia della scheda-contratto sottoscritta dal beneficiario con il GSE a partire dal 29 dicembre 2020;
– copia della certificazione ambientale rilasciata ai sensi del dm 186/2017;
– copia del libretto di impianto da cui si evinca la situazione ante e post intervento – da cui si evince anche il Codice Impianto ;
– copia del rapporto di controllo rilasciato dall’installatore relativo al collaudo;
– documentazione fotografica presentata per l’accesso al Conto Termico;
– copia della marca da bollo dalla quale si evinca il numero identificativo (seriale).

Approfondimento:

  • Copia del libretto di impianto, scaricato dal Catasto Impianti Termici della Regione Piemonte, intestato al beneficiario da cui si evinca la situazione ante e post intervento: allegare copia del suddetto libretto. In tale documento deve essere tracciata sia la situazione ante intervento
    (quindi il generatore/impianto già “rottamato”) sia la situazione post intervento (cioé il nuovo generatore/impianto appena installato. Il documento può
    essere scaricato dal Catasto Impianti Termici solo a cura dell’installatore. Il beneficiario deve quindi farselo rilasciare dall’installatore;
  • La marca da bollo, prevista dal ex D.M. 20/08/92 e s.m.i., è dovuta nella misura forfettaria di € 16,00 a prescindere dalla dimensione del documento. L’annullamento della marca da bollo deve avvenire mediante perforazione oppure apposizione della data a cavallo tra la marca da bollo e il foglio su cui la stessa è stata apposta in conformità a quanto disposto dall’art. 12 del DPR 642/1972. Per le marche da bollo telematiche non è necessario apporre alcuna sottoscrizione, né indicare alcuna data, poiché esse contengono già la data e l’ora della loro emissione.
Obblighi dei beneficiari

– rispettare gli obblighi derivanti dalla concessione dell’incentivo del Conto Termico;
– destinare le agevolazioni ottenute esclusivamente agli obiettivi previsti dal bando;
– effettuare una corretta manutenzione secondo la cadenza prevista dalla normativa e comunque almeno biennale caricando i relativi rapporti sul CIT;
– fornire le informazioni necessarie e consentire i controlli documentali e/o le ispezioni;
– comunicare l’eventuale revoca del contributo concesso nell’ambito del Conto Termico;
– per impianti a pellet, utilizzare combustibile di classe A1 (dGr n 42-5805 del 20/10/2017);
– non alienare, cedere a qualunque titolo, distogliere dall’uso originario i beni nei 5 anni successivi alla concessione dell’agevolazione;
– conservare per 5 anni i documenti relativi all’intervento già previsti dal Conto Termico.

Motivi di revoca dell’agevolazione

– assenza originaria dei requisiti soggettivi di ammissibilità;
– mancato rispetto degli obblighi;
– qualora dati, notizie o dichiarazioni forniti risultano inesatti o reticenti;
– revoca del contributo concesso nell’ambito del Conto Termico da parte del GSE;
– dalla documentazione prodotta o dalle verifiche e controlli eseguiti emergano inadempimenti del beneficiario rispetto agli obblighi previsti dal bando, dal provvedimento di concessione dell’agevolazione e dalla normativa di riferimento, ovvero si riscontri l’irregolarità dell’operazione realizzata;
– il beneficiario non si renda disponibile ai controlli in loco o non produca i documenti richiesti in sede di verifica.

Qui le FAQ aggiornate al 06/08/2021 –

Per ulteriori aggiornamenti fare sempre riferimento al sito FinPiemonte

->  Dettaglio bando (finpiemonte.it)

Clicca sulle immagini per ingrandire

faq_page-0001
faq_page-0002
faq_page-0003

Qui una slide di FinPiemonte sull’istruttoria e le tempistiche delle pratiche

Qui alcune considerazioni ed approfondimenti dagli addetti ai lavori

 
Considerazioni addetti ai lavori ed opportunità:

Il nuovo bando concede un cofinanziamento cumulabile con il Conto Termico per sostenere i cittadini nell’acquisto di generatori di calore a biomassa meno inquinanti ed energeticamente più efficienti in sostituzione di generatori a biomassa obsoleti

“Un nuovo e importante passo avanti nel processo di stimolo al turn-over tecnologico per la sostituzione dei vecchi apparecchi di riscaldamento domestico a legna e pellet che rappresentano la principale fonte di polveri sottili”. 

“Elemento vincente di questa misura è la sua cumulabilità con l’incentivo assegnato nell’ambito della linea di intervento 2.B del Conto Termico gestito dal GSE che riconosce incentivi per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili ed interventi di efficientamento energetico di piccole dimensioni.

Si tratta quindi di un provvedimento importante, sia per favorire il turnover tecnologico che per rilanciare l’incentivo Conto termico, ancora poco utilizzato e conosciuto dai cittadini. Da questo punto di vista, l’unico accorgimento da tenere a mente è che la somma tra il contributo regionale e il contributo del Conto Termico non superi il 100% della spesa ammessa dal GSE”.

Vanno ricordate infine anche le prescrizioni finalizzate ad implementare il catasto regionale degli impianti termici con l’obbligo di registrazione del generatore a biomassa e l’obbligo di utilizzare solo biocombustibili legnosi certificati. 

Misure importanti per consentire di conoscere la reale consistenza del parco generatori installato e per garantire la massima efficienza nel tempo degli apparecchi.  

Fonte: Aiel – Associazione Italiana Energie Agroforestali (aielenergia.it)

Libretto d’impianto e Catasto impianti termici della Regione:

L’accesso all’incentivo avviene se sono rispettate alcune condizioni, tra cui la regolarizzazione dell’impianto esistente da sostituire, che consiste nella compilazione del Libretto d’impianto e nella registrazione dell’impianto al Catasto impianti termici della Regione.

“Il responsabile dell’esercizio e della manutenzione dell’impianto termico che non fornisce all’installatore o al manutentore incaricato del controllo e manutenzione dell’impianto termico tutti i dati necessari per la compilazione del libretto di impianto, ai sensi della deliberazione della Giunta regionale 6 ottobre 2014, n. 13-381 (Disposizioni operative per la costituzione e gestione del catasto degli impianti termici in attuazione del d.lgs. 192/2005 e smi e del d.p.r. 74/2013 . Approvazione nuovi modelli di libretto di impianto e di rapporto di efficienza energetica) è punito con la sanzione amministrativa non inferiore ad euro 100,00 e non superiore ad euro 900,00.

L’installatore o il manutentore incaricato del controllo e manutenzione dell’impianto termico di cui all’ articolo 7, comma 1 del decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2013, n. 74 (Regolamento recante definizione dei criteri generali in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e per la preparazione dell’acqua calda per usi igienici sanitari, a norma dell’articolo 4, comma 1, lettere a) e c), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192 ) e che dispone delle informazioni di cui al comma 1 bis, che non provvede ad inserire il libretto di impianto nel catasto informatizzato degli impianti termici entro i termini previsti dalla deliberazione della Giunta regionale n. 13-381 del 2014, è punito con la sanzione amministrativa non inferiore ad euro 100,00 e non superiore ad euro 900,00.

L’installatore o il manutentore incaricato del controllo e manutenzione dell’impianto termico che non esegue a regola d’arte le attività o non provvede ad inserire nel catasto informatizzato degli impianti termici il rapporto di controllo di efficienza energetica entro i termini previsti dalla deliberazione della Giunta regionale n. 13-381 del 2014, è punito con la sanzione amministrativa non inferiore ad euro 100,00 e non superiore ad euro 900,00.“

Inoltre, l’articolo 16 della legge 689/1981 (Pagamento in misura ridotta) stabilisce che “È ammesso il pagamento di una somma in misura ridotta pari alla terza parte del massimo della sanzione prevista per la violazione commessa o, se più favorevole e qualora sia stabilito il minimo della sanzione edittale, pari al doppio del relativo importo, oltre alle spese del procedimento, entro il termine di sessanta giorni alla contestazione immediata o, se questa non vi è stata, dalla notificazione degli estremi della violazione.”

In sostanza, il responsabile di impianto (cioè l’utente finale possessore dell’impianto) può incorrere in una sanzione che, se pagata nei 60 giorni, ammonta (solo) a € 200 euro a fronte di un incentivo supplementare regionale di € 1.500 per stufe e termocamini e di € 3.000 per le caldaie domestiche.

Quindi chi in passato non ha rispettato le regole rischia di “perdere” 200 € di incentivo, ma finalmente regolarizza la propria posizione. 

Misure di sostegno come quella messa in campo da Regione Piemonte possono produrre risultati positivi sul piano del popolamento dei catasti informatici, ovvero della regolarizzazione degli impianti termici, la loro messa in sicurezza e la loro riqualificazione tecnico-ambientale. Le istituzioni regionali e nazionali si aspettano dal nostro settore segnali concreti nei prossimi tre anni, diversamente c’è il rischio di un forte inasprimento delle politiche regionali in tema di qualità dell’aria. 

Fonte: Aiel – Associazione Italiana Energie Agroforestali (aielenergia.it)

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